SAN DAMASO 13 dicembre 2008 - Offrire il pranzo alla squadra avversaria e domandare l’anticipo della partita di campionato può costare caro. La vicenda dello zenit, neopromosso in serie A la stagione scorsa, privato del campo di casa per inadeguatezze strutturali (manca la macchina mangianebbia comprata da farina) , torna a far discutere. La Commissione Disciplinare ha esaminato il deferimento disposto dalla Procura Federale nei confronti dello ZENIT Modena Fc, del presidente W.Cattini e del direttore generale Gennaro u' Tiradrittu, difesi dall’avvocato Pino lo cascio del foro di Montebaranzone.
DEFERIMENTO - Il caso era nato dalla segnalazione di un ignoto ( si sanno solo le iniziali A.C
), presidente di una società che milita nello stesso campionato,il quale, con note del 5 e 8 ottobre 2008, informava il procuratore federale che lo zenit aveva chiesto direttamente a due club (Salentone dns e Borgorosso ) di anticipare al sabato la gara casalinga prevista allo stadio Olimpico di San Damaso, senza prima informare la Lega, nonchè “offrendo alla Società ospitata il pagamento delle spese di vitto e alloggio ”. Concludeva AC, nelle missive inoltrate al Procuratore Federale, “ritenendo che tale fatto rappresenti ipotesi di illecito sportivo”. La Disciplinare, a fronte della richiesta di condanna della Procura Federale ad un mese di squalifica per i due dirigenti ed a 10 mele cotte di ammenda per la società, ha prosciolto i deferiti perché “tale attività non comporta violazione della norma”.
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