giovedì 13 marzo 2008
Uno scandalo assurdo
JALABERT TRISTANO raccolse intorno a sé un gruppo di giovani (sia ragazzi che ragazze) affascinati dal suo carisma, dalla sua mazda e dalla sua capacità di parlare alla gente; presero il nome di "The team" (la squadra, o anche "The tristano Team", sebbene lui abbia sempre negato di aver dato egli stesso quel nome al gruppo). Riuscì a raccogliere un cospicuo numero di adepti (circa 50 persone); molti di loro erano ragazzi che avevano avuto una vita ardua, ovvero con problemi sociali, con difficoltà a inserirsi nel sistema e dall’immancabile passato difficile. Per loro lui fu un guru. Jala-tristano profetizzava il suo diabolico pensiero tutto particolare e i principi cardine del suo pensiero erano l'odio verso la gnocca facile (che maturò sin da ragazzo) e il disprezzo nei confronti delle persone di ficarolo, un principio che lo distingueva dagli altri esponenti del movimento fashion di quei tempi."red bull team", sotto la sua attenta guida, si basava su furti e su qualsiasi altra attività criminale. Tra una rapina e l’altra si suonavano i campanelli dei palazzi e ci si ubriacava di red bull e succo di fico. L'attività della setta non si soffermava solamente sui furti delle partite, ma si estendeva anche alle delinquere più varie. Anche Rico (quando era in buoni rapporti con Tristano) ammirava la sua figura, al punto che gli aveva perfino offerto una delle sue ville non molto distante da Avellino (luogo dove Tristano, in passato, ordinò un massacro) e la possibilità di usare le sue macchine. Fondò anche un movimento chiamato MVSA(movimento per la vivisezione di salentone e avvo), un movimento che si batteva per la soppressione dei 2 nemici, alimentato da diverse persone tra cui molte brutte fighe.
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